In questa 2° parte vedremo i mosaici di S. Apollinare Nuovo, della Basilica di S. Vitale e di S. Apollinare in Classe, faremo un breve cenno a Dante e per concludere, alcune immagini di street di Ravenna e qualche scorcio al tramonto nel Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia e Romagna (le c.d. ‘Piallasse’), a circa 10 km a nord di Ravenna. Non dimentichiamoci, poi, di Comacchio, un’altra ottima location, raggiungibile da Ravenna in poco più di mezz’ora di macchina.
S. Apollinare Nuovo(505 circa): è stata costruita dal re ‘ariano’ ostrogoto Teodorico che ne fece la sua chiesa ‘palatina’, ossia di uso esclusivo suo e della sua corte per essere, poi, consacrata al culto cattolico dopo la caduta di Teodorico e l’avvento dell’impero bizantino. Convivono all’interno bellissimi mosaici fatti realizzare inizialmente da Teodorico e successivamente, integrati o sostituiti, da mosaici di impronta cattolica. Si trovano, contrapposti, ad abbellire (procedendo verso l’altare) la parete dx della navata centrale (reggia di Teodorico, processione dei santi e dei martiri, Gesù in trono tra gli angeli) e la sin (Porto di Classe, processione delle Vergini, rappresentazione dell’Epifania)
Basilica di S. Vitale(526-547): costruita in stile romanico-bizantino, si può ritenere, a pieno titolo, la chiesa di Giustiniano I, imperatore del Sacro Romano Impero d’Oriente che ne ordinò la costruzione. Al suo interno, il punto focale della decorazione musiva, è rappresentato dall’abside con Cristo assiso su un globo azzurro tra 2 arcangeli, San Vitale a sx e Ecclesio a dx. Molto famosi sono 2 pannelli ai lati dell’abside, che ritraggono, il sin., Giustiniano e la sua corte, mentre il dx., la consorte Teodosia insieme al suo seguito di nobildonne.
NB: se si guarda bene l’immagine n° 4, raffigurante Giustiniano e la sua corte, per focalizzarci sui piedi dei personaggi, ci si accorge di un dettaglio a dir poco curioso, cioè, di come Giustiniano calpesti un piede a chi sta alla sua dx. e come il Vescovo Massimiano (con la Croce in mano) faccia altrettanto al prelato alla sua sin. e così via. Questo doveva servire a ribadire la scala gerarchica!
Basilica di Sant’Apollinare in Classe(535-549): è stata consacrata ad Apollinare, 1° vescovo di Ravenna, e costruita sul luogo del suo martirio. I mosaici sono localizzati soprattutto nel catino absidale e nei pannelli ad esso adiacenti. Nella parte alta è raffigurato un grosso disco contenente un cielo stellato con una croce ‘gemmata’. Subito sopra, spunta, tra le nuvole, la mano di Dio. Nella parte sottostante si apre una ampia vallata verde fiorita: al centro S. Apollinare ‘orante’ tra 12 agnelli(apostoli). Subito sotto, tra i finestroni, 4 vescovi ravennati. Sulle pareti della navata centrale vi sono dei dischi contenenti l’effige di alti prelati ravennati, aggiunti nel 18° secolo.
Ravenna e Dante Alighieri
E’ naturale che se si parla di Dante Alighieri, la città che ci viene subito in mente sia Firenze, che gli ha dato i natali. Ma Dante è legato moltissimo anche a Ravenna e la città a lui. Infatti, in data ancora non certa, fu ben lieto di accettare l’invito dei Da Polenta, signori della città, a trasferirsi lì. A Ravenna trovò un’oasi di pace per riprendersi dalle fatiche per la stesura dei primi 2 capitoli della Divina Commedia e trovò l’ispirazione per portare a termine il Paradiso. Dopo la sua morte avvenuta a Ravenna (13.9.1321), i ‘fiorentini’ ne rivendicarono le spoglie, ma, con un colpo di mano, i frati francescani che ne avevano la custodia, riuscirono a trafugarle e a nasconderle in convento. Dopo parecchi secoli le ossa furono rinvenute sotto un muro della Basilica di S. Francesco presso la quale fu eretta, poi, la sua tomba definitiva. A tal proposito, curiosamente, merita ricordare come ogni anno, il 13 settembre, si svolga, a Ravenna, la ‘Cerimonia dell’olio’ durante la quale le rappresentanze cittadine fiorentine e ravennati si incontrano e, le prime, portano in dono un’ampolla d’olio fiorentino che va ad alimentare la lampada votiva sita nella tomba di Dante per garantire che rimanga accesa per tutto l’anno. Girando per le strade di Ravenna parecchi sono i riferimenti che ci rimandano al sommo poeta. Tra questi, interessante, è un murale raffigurante il volto di Dante a colori, realizzato, in Via Pasolini, dal famoso ‘street artist’ brasiliano, Kobra.
Un po’ di street a Ravenna
Le immagini 1, 2 e 3, rispettivamente, ‘cristallizzano’ 3 momenti di quotidianità…il relax con una piacevole lettura, il lavoro e un panino e bibita per rifocillarsi.
Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia e Romagna
…tramonti, ‘retoni’, barchette e una coppietta in relax.
Comacchio
…foto n° 1 il Ponte ‘3 Ponti’, accesso storico e pittoresco a Comacchio, n° 2-3-4-5-6 scorci cittadini vari con bambini, n° 7 il bellissimo e fotogenico Loggiato dei Cappuccini con i suoi oltre 400 m. di lunghezza e 142 archi.
Di seguito, il video integrale della serata: