Questo racconto fotografico inizia in modo un po’ anomalo, con una domanda…
Sapete quale città italiana è stata per ben 3 volte una capitale?…di getto verrebbe da pensare a Roma o Milano o Napoli…è invece, NO…è la ‘piccola’ Ravenna…piccola per le sue dimensioni contenute ma grande per la storia, la cultura e i tesori che racchiude. Infatti, e senza addentrarsi troppo nel dettaglio, dal 402 al 476 è stata capitale dell’Impero Romano d’Occidente, dal 493 al 553 capitale del regno degli Ostrogoti (sotto Teodorico il Grande), dal 568 al 751 capitale dell’Esarcato Bizantino (ossia di una circoscrizione amministrativa dell’Impero Romano d’Oriente, sotto Giustiniano).
Molto ambita per la sua posizione strategica in quanto circondata da paludi impenetrabili e accessibile solo via mare, fu porto militare e commerciale sicuro e di rilievo. Durante questo arco di tempo si è arricchita di molti monumenti religiosi paleocristiani e bizantini, impreziositi da quelli che sono, forse, i più bei mosaici del mondo e per questo, divenuti “Monumenti Unesco” (1997). I Monumenti Unesco di Ravenna sono 8 (partendo dai più antichi): il Mausoleo di Galla Placidia, il Battistero Neoniano e il Battistero Ariano, la Cappella di S. Andrea, Sant’Apollinare Nuovo, il Mausoleo di Teodorico (che, però, non ha mosaici), la Basilica di S. Vitale e, infine, Sant’Apollinare in Classe. I mosaici (ma non solo) saranno il nostro ‘focus’. Senza volerne stilare una classifica di merito, tutti sono importanti se non altro per il loro valore storico, ma i mosaici di Galla Placidia, della Cappella di S. Andrea e della Basilica di S. Vitale sono di una bellezza indescrivibile per la loro perfezione, la loro conservazione e i colori vibranti e vividi.
Questo racconto fotografico non vuole certamente avere la presunzione di essere una guida ma semplicemente fornire qualche utile spunto a chi volesse programmare un breve soggiorno a Ravenna. Oltre alle attrazioni sopra citate, si ricorda, inoltre, che Ravenna ospita le spoglie di Dante, è vicina al mare ma, non solo, con le sue aree umide poco più a nord della città (le c.d. ‘Piallasse’ cioè, in dialetto, <che prendono e lasciano l’acqua del mare>) fa parte del ‘Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna’. Queste zone sono un’autentica manna per i fotografi per i tramonti infuocati che offrono, per i trabocchi, per gli amanti del birdwatching, della pesca, del trekking, del relax in genere e, perché no, della buona cucina. Per snellire il racconto ho preferito suddividere la trattazione in 2 parti.
In questa 1° parte, sempre seguendo il periodo di edificazione, parleremo del Mausoleo di Galla Placidia, dei Battisteri Neoniano e degli Ariani, della Cappella di S. Andrea. Nella 2° parte completeremo con i mosaici dei monumenti rimanenti e qualche immagine dei paesaggi circostanti.
Mausoleo di Galla Placidia (417-421): la sua costruzione fu commissionata dalla nobildonna e, poi, imperatrice romana Galla Placidia…doveva essere la sua eterna dimora. In realtà morì e fu seppellita a Roma. Ha forma a ‘croce latina’ e contiene 3 sarcofagi (vuoti). I mosaici, all’interno, sono tra i più antichi di Ravenna, ben conservati e bellissimi. Rivestono pareti, archi, lunette e cupola. Un tema prevalente è quello del ‘cielo stellato’ soprattutto in corrispondenza della cupola e della sua croce dorata (simbolo di Cristo). Sono degne di nota la lunetta sopra la porta di ingresso con il mosaico ‘del Buon Pastore’ e quella a lei opposta con S. Lorenzo che va alla graticola. Le lunette laterali mostrano coppie di cervi che si dissetano alla fonte.
Battistero Neoniano o degli Ortodossi (400-450): di fede cristiano-cattolica, è uno dei più antichi monumenti di Ravenna. E’ detto Neoniano dal vescovo Neone che ne terminò la costruzione e degli Ortodossi in contrapposizione a quello degli Ariani, voluto da Teodorico. All’interno, quello che risalta subito agli occhi, è la cupola tutta rivestita da mosaici: nel tondo centrale è raffigurato il battesimo di Cristo ad opera di S. Giovanni Battista, nella fascia intermedia sono raffigurati i 12 apostoli e in quella esterna ‘finte’ architetture tripartite.
Battistero Ariano (493-526): fu fatto costruire dal re ostrogoto Teodorico come edificio di culto ariano. L’interno è spoglio ma la cupola è completamente decorata a mosaico. Nel tondo centrale è rappresentato il battesimo di Cristo mentre nel registro periferico i 12 apostoli.
Cappella Arcivescovile o di S. Andrea (494-519): è l’unico monumento di natura cristiano-cattolica costruito a Ravenna durante il regno di Teodorico. Ha forma ‘a croce’. Il vestibolo, marmoreo in basso, presenta nella parte superiore un mosaico raffigurante un pergolato con varie specie di volatili. Sopra la porta di entrata un mosaico raffigura Cristo ‘guerriero’ con la croce in spalla nell’atto di schiacciare un leone e un serpente (ossia gli eretici). Entrando nell’oratorio vero e proprio quello che colpisce è la volta con le immagini dei 4 arcangeli biblici intervallati dai simboli dei 4 evangelisti. Nei sottarchi sono rappresentati i busti di un Cristo ‘giovane’, santi, sante, apostoli.
Arrivederci, a breve, per la 2° parte in cui sarà incluso anche il video integrale della serata!